La settimana del Black Friday è uno dei momenti dell’anno più importanti per l’e-commerce. Adobe Analytics ha riportato che nel solo 2024 è stata spesa la cifra record di 10,8 miliardi di dollari online durante il Black Friday.
I nostri dati relativi al 2024 confermano la tendenza. L’attività di acquisto durante il Black Friday è aumentata del 24,1% rispetto ad una settimana normale, mentre il traffico del Cyber Monday è aumentato di oltre il 42%.
Tuttavia, durante questo periodo di spese record, sotto la pressione molti siti web rallentano o si bloccano. E quando ciò accade, le perdite non sono di poco conto. Ogni minuto di inattività genera abbandono dei carrelli, mancati guadagni, spreco di soldi spesi in pubblicità e perdita di fiducia.
In questo articolo calcoleremo il costo reale delle interruzioni durante la settimana del Black Friday, analizzeremo le cause e cercheremo di capire cosa possono fare le aziende di e-commerce per essere veloci, sicure e affidabili quando è più importante esserlo.
Il costo reale delle interruzioni durante il Black Friday
Durante la settimana del Black Friday, quando il traffico si concentra in poche ore di punta, anche un’interruzione di breve durata può comportare perdite finanziarie significative.
Non c’è bisogno di un complesso modello finanziario per rendersene conto. Si può ottenere una stima affidabile con soli tre input:
- Visitatori al minuto durante il picco (ricavati dalle analisi statistiche durante la settimana del Black Friday dell’anno scorso)
- Tasso di conversione durante le ore di punta (non la media mensile)
- Valore medio dell’ordine (AOV)
La formula è semplice:
Ricavo al minuto = visitatori/min × tasso di conversione × AOV
Perdita stimata = ricavi al minuto × minuti di inattività
Ecco un esempio per difetto per il mercato di fascia media (si possono sostituire i numeri):
L’esempio precedente esclude i costi secondari (perdita di efficienza del retargeting, rimborsi di spese duplicate, tempo di supporto in eccesso).
A titolo di confronto, Gartner ha citato un costo medio dei tempi di inattività pari a circa 5.600 dollari al minuto, mentre benchmark più recenti mostrano un’ampia forbice a seconda delle dimensioni e del settore dell’azienda.
Il punto non è la cifra esatta, ma il fatto che durante il picco degli acquisti natalizi, ogni minuto di inattività è esponenzialmente più costoso di un normale martedì pomeriggio.
Quali sono le cause delle interruzioni durante il Black Friday
È facile dire che il traffico causa interruzioni, ma non è tutto. Il traffico non fa che amplificare i punti deboli del sito già presenti.
Ciò che realmente mette offline i siti di e-commerce durante la settimana del Black Friday sono le strozzature che emergono sotto pressione. Analizziamone cinque:
Strozzature dinamiche al checkout
I carrelli, i checkout e le dashboard non possono essere memorizzati nella cache perché ogni azione richiede l’elaborazione in tempo reale da parte del server. Per WordPress e WooCommerce, questa potenza di elaborazione dipende dai thread PHP (a volte chiamati PHP worker). Se non ce ne sono abbastanza, le richieste si accodano, le pagine si bloccano e gli acquirenti abbandonano gli acquisti.
Cambiamenti nel comportamento dei dispositivi
Il Black Friday e il Cyber Monday non vengono vissuti allo stesso modo su tutti i dispositivi. Il traffico intenso da mobile mette sotto pressione i checkout veloci e leggeri, mentre l’impennata di traffico da desktop spinge le richieste più pesanti nel confronto dei prodotti, nella ricerca e nei filtri. Se l’infrastruttura non è tarata per entrambi i tipi di carico, si rischiano rallentamenti dove gli utenti meno se lo aspettano.
Dipendenze di terze parti sotto pressione
La maggior parte dei siti di e-commerce non opera in modo isolato. Gateway di pagamento, calcolatori fiscali, API di spedizione, motori di personalizzazione e persino script di marketing aggiungono punti di attrito. Quando uno di questi servizi rallenta o va in tilt, può verificarsi un errore del checkout o un blocco delle sessioni.
Minacce alla sicurezza in competizione con gli acquirenti reali
Il traffico dovuto ad attacchi non si ferma per lo shopping natalizio. Bot, script di carding e attacchi DDoS aumentano insieme ai visitatori effettivi, consumando le stesse risorse del server di cui hanno bisogno i clienti veri.
Nel 2024, il Web Application Firewall (WAF) di Kinsta ha registrato un aumento del 42,8% delle minacce bloccate durante il Black Friday e del 44% durante il Cyber Monday, con un aumento dell’88% dei tentativi di bot.

Senza un WAF solido o un limitatore di accessi, il traffico dannoso erode la capacità del sito e lo manda giù.
Errori operativi ed errori umani
Infine, non tutte le interruzioni sono di natura tecnica. Un aggiornamento affrettato del plugin WooCommerce, un redirect mal configurato o un certificato SSL scaduto possono tutti causare interruzioni.
Analizziamo ora tre strategie per evitare che queste strozzature trasformino le ondate di traffico in costose interruzioni.
Come mantenere il negozio online (e veloce) durante il Black Friday
Se analizziamo i motivi per cui i siti vanno in crash durante la settimana del Black Friday, quasi tutte le cause principali sono legate alle fondamenta: l’hosting e l’infrastruttura. È da qui che deve partire la preparazione. Da lì, l’ottimizzazione del checkout, dei dispositivi e delle operazioni assicura che nessuna vendita vada persa.
Ecco tre cose su cui concentrarsi per mantenere il sito funzionante durante il Black Friday:
1. Iniziare con un hosting in grado di gestire l’ondata di vendite
Se l’hosting non riesce a tenere il passo, nient’altro conta. La settimana del Black Friday comprime settimane di traffico in poche ore e un’infrastruttura poco potente è il motivo principale per cui i siti rallentano o si bloccano.
I passi da fare sono chiari:
- Iniziare con uno stress test del sito prima del grande giorno: Simulare il traffico del Black Friday per vedere come si comporta il negozio sotto carico. Questo permette di scoprire le strozzature nel checkout, nelle query del database o nei plugin di terze parti prima che lo facciano i clienti reali. Strumenti come Loader.io possono essere di aiuto.
- Scegliere un host in grado di scalare: Le pagine statiche possono beneficiare della cache, ma le pagine dinamiche come i carrelli e i checkout richiedono potenza di elaborazione. Un host scalabile garantisce la possibilità di aggiungere thread PHP e memoria quando il traffico aumenta, senza dover riarchitettare il sito.
- Utilizzare un CDN globale: Servire immagini, script e pagine in cache dal perimetro riduce la pressione sul server di origine, lasciandolo libero di gestire richieste di alto valore come ordini e pagamenti.
- Proteggere la propria capacità: WAF e protezione DDoS impediscono a bot e aggressori di consumare le stesse risorse server di cui hanno bisogno i clienti.
- Affidarsi a monitoraggio continuo e supporto 24/7: Quando le interruzioni costano migliaia di dollari al minuto, aspettare un sistema di ticketing non è un’opzione. C’è bisogno di un fornitore in grado di individuare tempestivamente i problemi e di rispondere all’istante.
- Ridurre l’errore umano: Gli ambienti di hosting maturi forniscono siti di staging per testare in sicurezza gli aggiornamenti, SSL automatizzati per evitare la perdita di certificati, opzioni di backup e rollback che permettono di ripristinare rapidamente il sito in caso di problemi. Queste protezioni evitano che un errore dell’amministratore non si trasformi in un’interruzione delle attività nel momento peggiore.
2. Eliminare le strozzature del checkout
La maggior parte delle pagine di prodotto e di destinazione possono essere memorizzate nella cache, il che significa che si caricano rapidamente anche in caso di picchi di traffico. Ma il checkout non può essere memorizzato nella cache, perché il server deve gestire in tempo reale ogni azione, come l’aggiunta di un articolo al carrello, l’aggiornamento della spedizione e l’elaborazione del pagamento.
Ecco perché la cassa è spesso la prima parte di un negozio a cedere sotto pressione. Se l’infrastruttura non è in grado di elaborare le richieste abbastanza velocemente, gli acquirenti ne risentono:
- Loader che girano alla cassa
- Messaggi di errore (come “504 Gateway Timeout”)
- Pagamenti non andati a buon fine, anche se il cliente ha inserito tutto correttamente
Questo porta all’abbandono del carrello e a perdite di guadagno proprio nel momento in cui le persone sono pronte ad acquistare.
In WordPress, ogni richiesta viene gestita da un thread PHP e ogni thread elabora una richiesta alla volta. Se si hanno solo quattro thread e si recano al checkout contemporaneamente 40 clienti, quattro vengono processati mentre 36 attendono in coda. Man mano che la coda cresce, gli utenti si bloccano e se ne vanno.
Per risolvere questo problema, si potrebbe aver bisogno di scalare i thread PHP durante le settimane di punta. Con Kinsta, è possibile aggiungere i thread PHP come add-on invece di aggiornare il piano. In questo modo il checkout non si blocca quando il volume degli ordini aumenta.

3. Proteggere il negozio dal traffico dannoso
Quando il traffico legittimo aumenta durante la settimana del Black Friday, aumenta anche il traffico maligno. Gli aggressori sanno che il negozio è sotto pressione e ne approfittano.
Le minacce più comuni sono:
- Bot e scrapers che colpiscono il sito per raccogliere dati sui prezzi o sull’inventario.
- Attacchi di carding, in cui numeri di carta di credito rubati vengono testati alla cassa.
- Tentativi di login brute force, che colpiscono l’endpoint
/wp-login.php
. - Inondazioni DDoS, che sommergono i server con richieste false.
Il problema è che queste richieste utilizzano le stesse risorse server dei clienti reali. Ogni bot che colpisce l’endpoint di checkout significa che si ha un thread PHP in meno per un acquirente pagante.
Per evitare questo problema, bisogna fare quanto segue:
- Utilizzare un WAF per filtrare le richieste dannose prima ancora che raggiungano il sito.
- Attivare la protezione DDoS per assorbire le ondate di traffico indesiderato senza mettere offline il negozio.
- Aggiungere un sistema di limitazione del tasso di traffico e di bot challenges su endpoint sensibili come il login e il checkout.
- Monitorare attentamente l’andamento del traffico durante i giorni di punta per individuare picchi insoliti.
Con l’hosting gestito per WordPress di Kinsta, tutti i siti vengono eseguiti di default dietro il WAF e la protezione DDoS di livello aziendale di Cloudflare. Durante il Black Friday 2024, la nostra piattaforma ha registrato un’impennata di oltre il 40% di minacce bloccate rispetto alle settimane normali. Filtrando il traffico prima che raggiungesse i siti dei clienti, abbiamo mantenuto le risorse libere per gli acquirenti effettivi.
Per le aziende WooCommerce, i bot non hanno mai la possibilità di competere con i clienti paganti al momento del pagamento.
Perché Kinsta è pensato per il Black Friday
La settimana del Black Friday non perdona. Impennate di traffico, picchi alla cassa, attacchi di bot ed errori umani si accumulano in un breve lasso di tempo. La maggior parte delle interruzioni non avviene perché “il traffico è troppo intenso”, ma perché l’infrastruttura non è stata progettata per gestire questa pressione.
Ecco come Kinsta fa fronte a questo carico:
- Thread e memoria PHP scalabili: Quando i carrelli e i checkout volano, WooCommerce ha bisogno di potenza. Kinsta permette di scalare la potenza di elaborazione in modo che le pagine non si blocchino e gli acquirenti non abbandonino.
- CDN globale di Cloudflare: Le immagini, gli script e i contenuti in cache vengono serviti dal perimetro, liberando il server per concentrarsi sulle richieste dinamiche che generano ricavi.
- Protezione WAF e DDoS di livello enterprise: Il traffico dannoso non ha mai la possibilità di rallentare il negozio. Gli attacchi vengono bloccati prima che tocchino le risorse del sito.
- APM e statistiche: È possibile tracciare la latenza del checkout, le query del database e le code di richieste in tempo reale. Se qualcosa va per le lunghe, lo si saprà prima dei clienti.
- Supporto umano 24/7: Ogni minuto è importante. Non bisogna aspettare in una coda di ticket. I clienti di Kinsta hanno a disposizione tecnici competenti che conoscono WordPress e WooCommerce.
- Ambienti di staging: Per testare gli aggiornamenti, i plugin e le modifiche al codice in una sandbox sicura prima di andare in produzione, in modo che il picco di traffico non sia il terreno di prova.
- Gestione automatizzata dell’SSL: Su Kinsta non bisogna preoccuparsi mai di certificati scaduti che mettono offline il negozio nel momento peggiore.
- Backup giornalieri e ripristino con un solo clic: Se qualcosa va storto, è possibile ripristinare o fare il rollback in pochi minuti e tornare subito a vendere.
- Esperienza comprovata: Dalle apparizioni virali in TV (Blak Brews) alle agenzie che scalano i clienti di WooCommerce di 16 volte, Kinsta mantiene i negozi online quando ne hanno più bisogno.
Con Kinsta, il negozio non è solo “ospitato”. È protetto, monitorato e testato per la settimana di shopping più competitiva dell’anno.
Riepilogo
La settimana del Black Friday è uno dei periodi più redditizi e rischiosi dell’anno per l’e-commerce. La buona notizia è che tutte le principali cause di interruzione sono prevenibili.
Con la giusta base di hosting, i thread PHP scalabili, il monitoraggio proattivo e le protezioni di sicurezza, il negozio può rimanere veloce e affidabile a prescindere dall’intensità del traffico.
Non aspettare la settimana più affollata dell’anno per scoprire se il tuo negozio è in grado di gestire le richieste. Parla con il nostro team oggi stesso per capire come scalare i thread PHP, proteggere il checkout e migrare all’hosting gestito per WordPress di Kinsta.
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